venerdì 22 luglio 2011

L'accumulo...

Troppi giochi che vale la pena giocare.
Troppo poco tempo per farlo.
Torni a casa la sera dopo una giornata di lavoro.
8 ore passate davanti al PC, tra mail, telefonate, problemi e incazzature.
Lo stress si accumula.
Mangi un boccone, accendi la TV e ti accorgi che su Mysky hai solo il 9% libero.
I tuoi programmi preferiti sono li e tu non trovi mai il tempo per vederli.
Si accumulano.
Guardi le ultime due puntate di un serial che hai registrato ad Aprile e finalmente te ne gusti la fine.
Poi ti viene volgia di giocare un pò.
Prima di accendere il PC dai un occhio alla tua libreria piena di giochi che dentro di te vorresti giocare ma sai che non ne troverai mai il tempo.
E' da quando eri uno studente che sono li e si accumulano.
Accendi il Pc, apri Steam e puntualmente è stato patchato il gioco a cui tanto volevi giocare!Durante l'attesa guardi l'altra tua libreria, quella digitale, ti ricorda quanti soldi stai "buttando" e quanto spazio su disco sprechi pur sapendo di non avere tempo materiale per giocare tutto.
Finalmente prendi il pad in mano e inizi a giocare, nella speranza di farti la tua bella partita.
Carichi il tuo ultimo acquisto, quello comprato appena 2 giorni prima perchè in "offerta del giorno", quello che hai provato la demo e hai detto "merita di perderci una serata o due", quello che sono 2 giorni che cerchi di scaricare ma Steam ti sospende sempre il download perchè i server fanno pena e dentro di te ti chiedi come mai scarica meglio il pirata da torrent che tu che hai regolarmente comprato il gioco (Valve :  usare anche tu torrent per la distribuzione dei contenuti come fa Blizzard no eh?).
Inizi finalmente a giocare, a rilassarti, a divertirti.
Vorresti almeno finire il primo livello, ma non ce la fai.
L'accumulo di stanchezza si fa sentire e non hai le forze per reggere.
Crolli.
Riapri gli occhi, guardi il monitor e vedi la schermata di game over, guardi l'orologio e sono le 4 del mattino.
Tra due ore suona la sveglia.
Spegni il Pc, appoggi il pad a terra e ti riaddormenti li sul divano.
Qualche attimo dopo suona la sveglia.
Sono già le 6.
Si ricomincia.
Mentre guidi per andare al lavoro ripensi al giorno prima, fotocopia di tante altre giornate.
Ti chiedi se stai lavorando per vivere o vivendo per lavorare.
E dentro di te si accumula un'infinita tristezza.

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